Di fronte alla crescente pressione internazionale e ai rapporti di fame di massa a Gaza, Israele ha annunciato "pause tattiche" nelle operazioni militari e sta permettendo corridoi umanitari e lanci di cibo nell'enclave. Le forze armate israeliane interromperanno temporaneamente i combattimenti in tre aree al giorno per facilitare la consegna degli aiuti, mentre nazioni straniere come il Regno Unito, la Giordania e gli Emirati Arabi Uniti si stanno preparando a lanciare rifornimenti. Nonostante questi passi, le agenzie di aiuto avvertono che i lanci aerei sono insufficienti e pericolosi, e che ostacoli burocratici e il conflitto in corso continuano a ostacolare una distribuzione efficace. Le Nazioni Unite e i gruppi umanitari chiedono un cessate il fuoco completo e un accesso agli aiuti senza restrizioni, poiché le morti per fame, specialmente tra i bambini, continuano a aumentare. La crisi ha scatenato condanne globali e appelli urgenti affinché Israele sollevi le restrizioni e la comunità internazionale agisca.
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